Android è un sistema operativo aperto. Questo significa che non solo gli sviluppatori possono prendere il suo codice sorgente e realizzarne delle versioni modificate, ma anche che noi utenti possiamo personalizzare il software dei nostri dispositivi portatili potendo contare su un altissimo grado di flessibilità. Per aumentare ancora di più la nostra libertà d'azione possiamo ricorrere a una procedura di sblocco denominata root che permette di bypassare tutte le restrizioni che normalmente vietano di accedere alle aree più profonde del sistema.
Per dirla in parole povere, quando si provvede ad effettuare il root su Android si diventa al 100% "padroni" del proprio device. Si possono modificare i file del sistema operativo, si possono "spingere" le prestazioni del telefono alterandone i parametri hardware (es. la frequenza del processore) e si ottiene la possibilità di utilizzare applicazioni che normalmente non funzionerebbero, come ad esempio quelle che permettono di creare backup completi del sistema o di controllare il terminale da remoto.
La procedura è completamente legale ma in molti casi invalida la garanzia del telefono (o del tablet) su cui viene applicata: dipende tutto dalle politiche attuate dal produttore. Il rischio di “brick”, cioè di rottura del device, è minimo ma bisogna stare attenti a seguire la procedura specifica per il proprio dispositivo. Per attuare il root, infatti, ogni smartphone e ogni tablet richiede un procedimento diverso. Non ce n'è uno universale valido per tutti i terminali. Ad ogni modo posso spiegarti, per sommi capi, quali sono i passaggi che dovrai compiere qualora decidessi di sbloccare il tuo smartphone o tablet.
Per prima cosa devi acquisire un po' di confidenza con i vocaboli legati al root Android, quindi prenditi qualche minuto di tempo libero e leggi questo breve dizionario del root, se così vogliamo chiamarlo.
Power
e Volume -
.Volume +
, Power
e Home
, su altri premendo Volume -
e Power
per poi selezionare l'opzione Recovery
dal menu che si apre.Info sul telefono
e pigiare sulla dicitura Numero buid
per sette volte consecutive in modo da far comparire il menu Opzioni sviluppo
in cui si trova, per l'appunto, la funzione debug USB.Fatta questa doverosa panoramica sui termini più importanti del mondo Android possiamo vedere più in dettaglio cos'è la procedura di root e come portarla a termine. Come già detto prima, non esiste una tecnica universale per fare il root su Android: bisogna cercare i software e le guide specifiche per il proprio smartphone o il proprio tablet. Ribadito questo concetto, ecco grossomodo i passaggi che dovrai compiere per sbloccare il tuo device.
La prima operazione da effettuare per eseguire il root su Android è sbloccare il bootloader. Così come il root, anche questo procedimento può variare da dispositivo a dispositivo ma nella maggior parte dei casi richiede l'utilizzo dell'utility ADB che puoi scaricare singolarmente da questo sito o insieme all'Android SDK da quest'altro sito.
Alcuni produttori, come ad esempio Sony e Motorola, forniscono ufficialmente strumenti e istruzioni per lo sblocco del bootloader, ma la procedura invalida comunque la garanzia del telefono/tablet. Per trovare la procedura più adatta al tuo device, vai su Google e cerca sblocco bootloader [nome tuo smartphone/tablet].
Per farti capire meglio in cosa consiste la procedura di sblocco del bootloader ti faccio un esempio pratico, quello relativo al Moto G di Motorola per essere precisi. La procedura di sblocco del bootloader su un Moto G consiste nel collegare il device al computer in modalità fastboot, aprire il Prompt dei comandi e trovare il codice identificativo del terminale tramite il comando fastboot oem get_unlock_data. Dopodiché bisogna andare sul sito di Motorola e incollare il codice restituito dal Prompt per ottenere il codice di sblocco del bootloader, il quale va digitato in coda al comando fastboot oem unlock nel Prompt di Windows per completare l'operazione. Detta così sembra una cosa complicatissima, ma in realtà si tratta di una procedura abbastanza semplice e veloce.
Dopo aver sbloccato il bootloader bisogna flashare (cioè installare) sul proprio dispositivo una recovery personalizzata, la quale come già accennato permette di caricare il file del root e/o ROM di Android con privilegi da amministratore già sbloccati. Tra le recovery più diffuse del momento ci sono TWRP e ClockworkMod, scegli quella suggerita nella guida per effettuare il root del tuo smartphone/tablet e segui le relative istruzioni per l'installazione.
Generalmente, per installare una recovery personalizzata bisogna avviare il terminale in modalità fastboot (tenendo premuti i tasti Power
e Volume -
), dopodiché si deve aprire il Prompt dei comandi e si deve digitare il comando fastboot flash recovery file.img (dove al posto di “file.img” va il nome del file immagine che contiene la recovery).
Con i dispositivi Samsung si può ricorrere anche a Odin, un'applicazione gratuita che permette di “flashare” recovery e file di root sui telefoni prodotti dall'azienda coreana in maniera molto semplice. Puoi trovare le istruzioni più adatte al tuo device sui siti Web delle recovery che ti ho appena segnalato o nelle guide per il root Android che trovi linkate alla fine del post.
Prima di passare allo step successivo, fai un backup dell'intero dispositivo (Nandroid) selezionando l'apposita opzione dal menu della recovery personalizzata.
Ora viene la parte più divertente, quella in cui devi installare i file del root o una ROM personalizzata sul tuo smartphone. Nella maggior parte dei casi il processo di sblocco di Android avviene sostituendo la versione standard del sistema operativo con una già "rootata" (quindi con una ROM personalizzata), ma ci sono anche dei casi in cui si possono installare le applicazioni del root (SuperSU/SuperUser) senza sostituire la versione di Android installata sul device, dipende tutto dal modello di smartphone o tablet in proprio possesso.
Dopo aver sbloccato il bootloader e aver installato la recovery personalizzata, procurati dunque i file del root oppure la ROM personalizzata di Android che desideri installare e spostali sulla scheda SD del dispositivo (o sulla sua memoria interna). Sia i file del root che le ROM personalizzate vengono distribuite sotto forma di pacchetti zip che bisogna avviare da recovery per installare SuperSu/SuperUser (nel caso in cui lo smartphone supportasse l'installazione dei soli file di root) o la ROM personalizzata (se invece si deve installare una versione di Android già sbloccata). Mi raccomando, prima di scaricare una ROM da Internet accertati che questa sia fatta su misura per il modello di telefono o di tablet in tuo possesso. Se scarichi una ROM non adatta al tuo dispositivo, rischi di "brickarlo" e di comprometterne in maniera irrimediabile il funzionamento! Per scoprire con precisione qual è il modello del tuo smartphone/tablet, recati nella Impostazioni di Android e seleziona la voce Info sul telefono. Troverai il codice di cui hai bisogno nel campo Numero modello.
Dopo aver copiato i file del root o la ROM sul tuo device, riavvialo in recovery mode, seleziona l'opzione Install/Install ZIP from SD card e scegli il pacchetto ZIP del root o della ROM da installare. Ad operazione completata (ci vorranno alcuni minuti) provvedi a cancellare il contenuto della memoria del dispositivo selezionando le opzioni Wipe Data/Factory Reset e Wipe Cache Partition dal menu della recovery.
Adesso puoi riavviare il tuo smartphone (o il tuo tablet) e cominciare a usare Android in versione sbloccata. Se hai installato una ROM che non comprende le Google Apps (Play Store, Gmail, Google Music e compagnia), provvedi a scaricare il pacchetto delle Gapps più adatto al tuo sistema e installalo da recovery seguendo la procedura che abbiamo appena visto insieme per i file di root e le ROM personalizzate.
Per trovare le Google Apps più adatte al tuo device, cerca su Google gapps Android xx (dove al posto di "xx" devi indicare la versione di Android installata sul tuo terminale, ad esempio "5" o "Lollipop") oppure Google apps Android xx. Fra i siti che permettono di scaricare le Google apps ti segnalo Open Gapps, RootzWiki e XDA Forum.
In conclusione, eccoti i collegamenti alle guide su come effettuare il root su Android per tutti i principali smartphone/tablet attualmente in commercio e le risposte ad alcuni dubbi che potresti avere dopo aver sbloccato il tuo dispositivo.
Il sito che offre il maggior numero di tutorial per il root è XDA Forums che include guide passo-passo dedicate a tutti i modelli di smartphone e tablet Android. È solo in lingua inglese ma di facilissima consultazione.
Tutto quello che devi fare è collegarti alla sua pagina iniziale, digitare il nome del tuo dispositivo nella barra di ricerca collocata in alto e selezionare uno dei risultati che compaiono in automatico. Dopodiché consulta le discussioni presenti nel forum e tra di esse troverai sicuramente quella che riguarda il root.
Se vuoi fare prima, vai su Google e cerca site:forum.xda-developers.com root [modello smartphone/tablet]
per trovare i link diretti alle guide che ti interessano. Se poi hai delle difficoltà con l'inglese, vai su Google e cerca semplicemente guida root [nome del tuo smartphone/tablet]. Mi raccomando però, cerca di affidarti solo a siti, forum e blog di provata affidabilità.