Scoprire ed evitare gli acquirenti-truffatori

Le truffe on-line (phishing), che fino a qualche tempo fa arrivavano esclusivamente con ondate di spam facilmente individuabili, iniziano, ora, ad interessare anche i venditori on-line. Se consideriamo che Internet è espressione della realtà in cui viviamo, il sano principio non è tutto oro ciò che luccica ci permette di evitare anche le truffe on-line.

Un mio lettore, Marco, ha pubblicato un annuncio di vendita di una Yamaha TT 600 R al prezzo di 2100 euro (state tranquilli, non mi sono messo a vendere moto con il mio sito) in un sito specializzato. A questo annuncio ha risposto un truffatore, che ha tentato di frodare Marco.

Marco è stato contattato, per essere precisi, da un sedicente "uomo d'affari" del Canada, che si occupa - spiega nelle sue e-mail - di acquistare e rivendere auto e moto europee a clienti americani. Non sono un esperto di moto, ma da una ricerca su Google ho visto come la Yamaha TT 600 R è in vendita anche in siti americani. Perché cercarla in Italia? Questo già dovrebbe farci sentire la truffa.

hello. i am interested in your Bike and i have agreed to buy it.pls send me the last price in euro so that i can send you a bankdraft as the form of payment for the Bike because i am not in Italy and i am an International buyer also send me the mechanical condition.including the picture.reply me as soon as possible so that i can let you know how the transaction will proceed.
thanks

Il truffatore - ora capirete perché - ha espresso nelle sue e-mail pre-compilate (avete provato a cercare una delle frasi dell'e-mail del truffatore da me pubblicata?) dubbi circa il trasporto della moto in America, ma ha spiegato che questi erano risolvibili ed avrebbe provveduto a pagare una azienda di trasporti che sarebbe venuta a prendere la moto. I costi per il trasporto si aggiravano intorno ai 4000 euro!

Il truffatore avrebbe mandato a Marco 6100 euro, di cui 2100 per la moto e 4000 euro per la spedizione. Il truffatore spiega nell'e-mail che avrebbe mandato un assegno circolare a Marco, che avrebbe dovuto mandare 4000 euro via Western Union alla fantomatica azienda di trasporto.

Marco intelligentemente ha intuito che si trattava di una truffa e ha chiuso i contatti con il sedicente uomo di affari o, per meglio dire, truffatore. Il funzionamento della truffa viene spiegato dallo stesso sito di annunci.

In breve, il truffatore avrebbe mandato a Marco un assegno contraffatto. La banca avrebbe accreditato immediatamente a Marco i 6100 euro dell'assegno sul conto "salvo buon fine" e questi avrebbe dovuto mandare i 4000 euro all'azienda di trasporti.

I giorni sarebbero passati, ma nessuna azienda di trasporti sarebbe venuta a prendere la moto. Si sarebbe, infine, scoperto che l'assegno era contraffatto e a Marco sarebbero stati sottratti dal conto i soldi dell'assegno contraffatto. Marco avrebbe inoltre perso i 4000 euro mandati al... truffatore!